E questa pallina azzurra è la Terra. In scala, secondo l’astronomo Phil Plait.
La scienza sa essere più affascinante della fantasia. Il resto della storia è su Bad Astronomy. Se vi piacciono le immagini del Sole in tempo (quasi) reale da varie fonti, comprese le sonde spaziali, non perdetevi Helioviewer.org.
Ne parla LiberoTV qui, con un video. “Nessuno sa come faccia, quel che è certo è che Steven Frayne cammina sulle acque, senza trucchi né inganni.” Balle. È un prestigiatore: usare trucchi è il suo mestiere.
Persino il Daily Mail, che di solito non brilla per acume, spiega che la “polizia” che interviene nel video era in realtà un gruppo di attori. E non è vero che ha “attraversato” il Tamigi, come dice il Guardian; basta guardare il video per notare che rimane sempre abbastanza vicino alla riva (anche se la distanza viene esagerata con un uso attento delle inquadrature e degli obiettivi) e non arriva mai dall’altra parte, perché provvidenzialmente arriva la “polizia” a fermarlo.
La spiegazione più probabile è il piazzamento di una passerella sotto il pelo dell’acqua. Si nota che la turbolenza dell’acqua dietro di lui è differente da quella nelle zone circostanti: un effetto tipico di un ostacolo leggermente sommerso. L’aspetto improvvisato della scena, con Frayne che scavalca la barriera, fa parte della messinscena, e le imbarcazioni non passano mai fra Frayne e la riva (le canoe sembrano farlo, ma è un gioco di montaggio). L’effetto è stato girato per promuovere il nuovo programma televisivo dell’illusionista.
Faccio fatica a crederci, ma stando a TwBirthday e Twopcharts sono su Twitter dal 26 giugno 2007, ossia da più tempo del 98,85% di tutti gli utenti e per il 79,82% dell’esistenza di Twitter, con quasi 81.000 follower. Mi sento vecchio, ma in buona compagnia 🙂
Bruce Schneier segnalaquesto post e questo libro (La Place de la Concorde Suisse di John McPhee) che parlano di ponti, tunnel, gole, autostrade e colline già minate per farle saltare in aria in caso d’invasione. Vero in buona parte, ma attenzione: il libro risale al 1994. Oggi le cose sono un po’ diverse. Per esempio, il bunker in ogni casa/palazzo non è più obbligatorio. Ma le postazioni militari camuffate e la predisposizione delle strutture alla loro demolizione restano. Lo so; ci abito. Nei commenti all’articolo di Schneier ci sono parecchie info interessanti.